Attualità
20. Dicembre 2023 Discriminazione della musica svizzera sulle piattaforme di streaming (soprattutto da parte di Spotify)
Ormai tutti avranno sentito parlare delle modifiche al modello di pagamento di Spotify. Il portale, leader del mercato dello streaming musicale, vuole modificare il suo modello di remunerazione a partire dal 1° gennaio 2024:
- Un brano deve ora raggiungere almeno 1000 stream all'anno perché Spotify paghi la remunerazione per l'uso della registrazione di questo brano.
- Il limite minimo di 1000 stream è ora collegato anche a un numero minimo di ascoltatori. Tuttavia, il numero minimo di ascoltatori richiesto viene tenuto segreto per paura di abusi.
Spotify ha inoltre annunciato l'intenzione di intraprendere un'azione più incisiva contro i profili falsi che generano flussi e contro i file audio costituiti solo da rumore (i cosiddetti file di rumore bianco), il che è certamente positivo. Le modifiche al sistema di remunerazione di cui sopra, invece, sono discutibili, anche in relazione ad altri sviluppi di Spotify. SONART - Music Creators Switzerland è contro la svalutazione della musica o dell'arte e a favore di un'adeguata considerazione della creazione musicale svizzera in tutte le regioni linguistiche (compresa la musica in dialetto) sulle piattaforme di streaming.
In genere è difficile per la musica svizzera ottenere visibilità su questa piattaforma e quindi generare reach e stream. Spotify non ha ancora una filiale in Svizzera o un team che conosca la scena locale e che si occupi specificamente del posizionamento della musica svizzera nelle playlist rilevanti per la Svizzera e l'estero. La musica svizzera è soggetta a notevoli svantaggi che non hanno nulla a che vedere con la qualità della musica.
Anche il Consiglio federale ha riconosciuto il problema della discriminazione della musica svizzera sulle principali piattaforme di streaming. Nelle sue risposte a un'interpellanza del Consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt sul tema dello streaming musicale, il Consiglio federale ha affermato che la scopribilità dei contenuti è un requisito essenziale per poter sfruttare le opportunità di distribuzione e di guadagno sulle piattaforme di streaming internazionali. In questo contesto, il lavoro curatoriale sotto forma di playlist è uno strumento particolarmente interessante per promuovere la diversità culturale, ad esempio la musica svizzera. Dal punto di vista della politica culturale, sarebbe auspicabile che in futuro la musica svizzera in particolare fosse meglio rappresentata nelle playlist delle piattaforme di streaming.
La risposta completa del Consiglio federale all'interpellanza intitolata "Eliminare la discriminazione dei creatori di musica svizzeri sul mercato dello streaming" è disponibile qui.
Non mancheremo di seguire la questione e di tenervi aggiornati.