Attualità|Tutte
25. Gennaio 2023 OPEN EXCHANGE - Sonic Matter 2022
Dalla sua creazione nel 2018, e in seguito alla fusione delle tre associazioni che la compongono (ASM, SMS e Musikschaffende Schweiz), SONART ha lavorato duramente per valorizzare gli archivi che ha ereditato. Poiché l'Associazione Svizzera dei Musicisti esiste dal 1900, il progetto è colossale e sta per concludersi.
Gli archivi digitalizzati pubblicati fino ad oggi possono essere consultati QUI
Il progetto è stato affidato al Dr. Thomas Gartmann (direttore del centro "Arts in Context" dell'Università delle Arti di Berna), assistito dalla Dr.ssa Doris Lanz (collaboratrice scientifica). Questi archivi sono conservati presso la BCU (Bibliothèque Cantonale et Universitaire) di Losanna.
Vi invitiamo a prenotare il 23, 24 e 25 marzo 2023: questi archivi saranno presentati in un evento in inglese presso la HKB di Berna: Music discourses after 1970.
Dopo quattro anni in cui siamo stati circondati da archivi accuratamente conservati nei nostri uffici di Losanna, abbiamo deciso di cogliere l'opportunità offertaci dal festival Sonic Matter per adottare un approccio opposto e abbiamo organizzato, in collaborazione con il festival, l'evento Open exchange che si è svolto il 4 dicembre presso la Rote Fabrik di Zurigo.
Si è trattato di uno scambio con gli artisti invitati, moderato dalle due direttrici del festival Sonic Matter, Lisa Nolte e Katharina Rosenberger. La domanda era: come possiamo dare spazio a una storia che non è registrata nei libri e documentata meticolosamente? Dove troviamo le testimonianze di questa storia e come questa trasmissione trasforma la nostra rappresentazione di ciò che è stato?
Attraverso gli approcci artistici dei protagonisti: Pungwe, Manon Fantini, Leo Collin, Abdella M. Hassak, abbiamo potuto scoprire un altro rapporto con gli archivi, che alimenta direttamente la creatività e il gesto artistico. La posizione decisamente inclusiva e internazionale del festival Sonic Matter ci ha permesso, nel corso di questo scambio, di aprire il nostro campo visivo su un modo decompensato di comprendere la storia della musica.