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Raccomandazioni sugli onorari

Gli onorari sotto indicati sono da considerarsi una raccomandazione: vanno intesi a titolo di orientamento e supporto per le musiciste e i musicisti indipendenti di tutta la Svizzera, operanti in qualunque settore e disciplina, e forniscono argomentazioni utili a promuovere un’azione collettiva volta a migliorare le condizioni quadro professionali – per sé stessi e i propri colleghi.

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Tutti gli importi includono la quota per le assicurazioni sociali e le ferie; spese e costi di viaggio separati.

Domande frequenti Q&A

A chi sono rivolte le raccomandazioni sugli onorari di SONART?

Ai professionisti e alle professioniste della musica di tutta la Svizzera che esercitano un’attività indipendente.

Le raccomandazioni sugli onorari si riferiscono a compensi nei seguenti settori:

  • creazione: creazione di opere coperte da copyright (ad es. composizioni, opere create come concetti, improvvisazioni);
  • interpretazione: esecuzione di opere (ad es. concerti);
  • altre attività: ad es. trascrizione, coordinamento e gestione di progetti musicali e multimediali.
A cosa servono le raccomandazioni sugli onorari?

Servono da supporto e da guida. Forniscono alle musiciste e ai musicisti una serie di argomentazioni con cui creare per sé e i propri colleghi condizioni generali migliori – sia in fase di negoziazione degli onorari per i concerti sia nella compilazione di budget per l’ottenimento di sovvenzioni.

Perché nelle raccomandazioni sugli onorari di SONART non si fa distinzione tra generi musicali?

Le raccomandazioni sugli onorari si riferiscono alla mole di lavoro e non al genere musicale. Le differenze che scaturiscono dalle circostanze di lavoro concrete devono essere tenute in considerazione in sede di trattativa. A tal fine le raccomandazioni sugli onorari offrono una base di riferimento.

Le raccomandazioni sugli onorari di SONART sono in alcuni casi notevolmente superiori agli importi comunemente applicati sulla scena musicale. Come lo giustifica SONART?

La pandemia ha messo in luce il fatto che chi fa musica si trova non di rado a dover adattare il proprio stile di vita a un livello di reddito modesto, per cui spesso non ha la possibilità di risparmiare denaro.
Alla luce di ciò, SONART raccomanda importi che consentano alle musiciste e ai musicisti di provvedere a quanto segue:

  • provvedere al proprio sostentamento e coprire i costi di gestione;
  • costituire riserve per investimenti e mancati guadagni e garantirsi una previdenza per la vecchiaia.

Chi vive e lavora in Svizzera deve far fronte a spese elevate. Gli onorari riflettono questa realtà e forniscono alle musiciste e ai musicisti uno strumento con cui poter argomentare in sede di trattativa.

Da dove ha tratto SONART le cifre concrete per le proprie raccomandazioni?

Da un lato si tratta di importi che in Svizzera sono necessari per coprire le spese di sostentamento, i costi di gestione, gli oneri sociali e costituire delle riserve. Dall’altro, nella determinazione delle cifre concrete si è tenuto conto di valori empirici e comparativi provenienti dai rispettivi ambiti e da raccomandazioni sugli onorari già formulate da altre associazioni professionali.

Perché SONART ha deciso di prevedere un intervallo di onorari tra FairPay e MinimumPay?

Per tenere conto dell’attuale realtà finanziaria e al tempo stesso mirare a un miglioramento delle condizioni, SONART definisce un intervallo di onorari tra FairPay e MinimumPay.

Che cosa significano FairPay e MinimumPay?

Il FairPay rappresenta un compenso adeguato, basato sugli standard delle professioni musicali e di ambiti d’attività analoghi nel campo della cultura e dell’istruzione. Esso include, tra i vari elementi, anche i costi delle assicurazioni sociali, la perdita di salario e la previdenza per la vecchiaia a carico dei lavoratori indipendenti. Il MinimumPay, invece, va inteso come soglia minima, ovvero è l’importo che consente, oltre che di sostentarsi, di coprire almeno gli oneri sociali.

Le raccomandazioni sugli onorari sono rivolte alle musiciste e ai musicisti professioniste/i che esercitano un’attività indipendente. Che cosa s’intende per «professionista»?

In SONART il riconoscimento dello status professionale si fonda sull’autodichiarazione. A seconda dell’ente finanziatore le definizioni possono variare. Una di esse è contenuta nell’ordinanza federale sulla promozione della cultura (OPCu, art. 6 cpv. 2).

Perché SONART non fornisce raccomandazioni per chi sta esordendo sulla scena musicale?

Le raccomandazioni sugli onorari di SONART sono intenzionalmente rivolte alle musiciste e ai musicisti professioniste/i indipendenti che si sono già affermati professionalmente. Chi esordisce sulla scena musicale proviene da contesti spesso differenti, per cui non è possibile generalizzare. Le raccomandazioni sugli onorari di SONART possono tuttavia essere utili anche a loro per capire come far evolvere la propria attività professionale.

Che cosa s’intende per indipendenti?

S’intende l’attività lucrativa indipendente ai sensi delle norme del diritto sociale, fiscale e del lavoro. Per indipendenti s’intendono in generale coloro che

  • lavorano a proprio nome e per proprio conto, e
  • hanno una posizione autonoma e si fanno carico del proprio rischio economico.

Affinché l’attività lucrativa indipendente sia riconosciuta, è necessario innanzitutto iscriversi personalmente alla cassa di compensazione AVS del Cantone di domicilio.

Qual è invece la situazione delle musiciste e dei musicisti che non sono iscritte/i come indipendenti?

A seconda dell’attività si può esercitare la professione come dipendenti, ovvero salariati. In tal caso SONART consiglia di fare riferimento alle raccomandazioni tariffarie dell’Unione Svizzera degli Artisti Musicisti SMV/USDAM o (ad es. in caso di attività di insegnamento presso scuole di musica) delle altre associazioni professionali in ambito musicale.

Come si compone l’onorario raccomandato da SONART?

Da un lato l’onorario deve coprire le spese di sostentamento e i costi di gestione. I contribuiti delle assicurazioni sociali (AVS, AI, IPG, CAF, AINF, AIGM, 12% del reddito da attività lucrativa), eventuali contributi del 2° pilastro (ad es. cassa pensioni e/o pilastro 3a: 4-8% del reddito da attività lucrativa), altri premi assicurativi (ad es. per la responsabilità civile) e il diritto a 4 settimane di ferie all’anno (8.33% del reddito da attività lucrativa) sono inclusi negli onorari, essendo conteggiati direttamente dalle lavoratrici e dai lavoratori indipendenti.

Quali sono i vantaggi dell’attività di musicista indipendente?

Di norma le musiciste e i musicisti indipendenti godono di un’elevata libertà di pianificazione. Anche dal punto di vista fiscale possono esserci dei vantaggi, dal momento che le spese professionali possono essere dedotte dalle entrate.

Quali sono le criticità legate all’attività di musicista indipendente?

Chi esercita un’attività indipendente deve, oltre al proprio guadagno, coprire i seguenti costi:

  • costi di gestione (ad es. affitto della sala prove, costi per l’acquisto e la manutenzione di attrezzature e computer, premi assicurativi ecc.);
  • contributi delle assicurazioni sociali, previdenza per la vecchiaia;
  • costituzione di riserve (per investimenti futuri, perdite di guadagno non coperte, spese impreviste ecc.);
  • costo della vita (affitto di casa, cibo, cassa malati ecc.).

Per le lavoratrici e i lavoratori indipendenti, il fatto di doversi assicurare a proprie spese contro rischi quali il mancato guadagno a seguito di malattia o infortunio pesa sulle proprie disponibilità finanziarie, non essendovi la possibilità di percepire un’indennità di disoccupazione. Spetta loro anche provvedere interamente da sé alla previdenza per la vecchiaia.

SONART raccomanda pertanto onorari che tengano conto di questa realtà.

Assunzione autogestita anziché attività lavorativa indipendente: devo costituire una ditta (associazione, Sagl ecc.) e, se sì, quali vantaggi mi offre?
  • La costituzione di una persona giuridica che assuma le musiciste o i musicisti può essere una scelta sensata, ad esempio, se si deve organizzare un gruppo di persone (ad es. una band) che lavorerà insieme a lungo termine o per un periodo di tempo prestabilito. La costituzione di un’associazione è indicata soprattutto nei casi in cui il progetto non è finalizzato a generare un utile. Se si tratta invece di un progetto commerciale, è consigliabile optare per una società (SA o Sagl).
  • È una questione di rischio: il reddito di alcuni membri della band dipende in misura preponderante dal progetto, ed è garantito da un ente patrocinatore. Se sì, può essere utile organizzarsi sotto forma di persona giuridica, dal momento che in caso di mancato guadagno consente il versamento di indennità. Ma attenzione: è assicurato soltanto chi è assunto dall’ente patrocinatore e non è semplicemente membro.
  • Promozione della cultura: in Svizzera esistono fondazioni, istituzioni di promozione private e donatori privati che si rivolgono esplicitamente a persone giuridiche operanti in ambito culturale.
Perché le raccomandazioni sugli onorari di SONART sono rivolte soltanto a chi esercita un’attività lavorativa indipendente?

Nel settore musicale svizzero l’organizzazione sotto forma di persona giuridica non ha ancora preso piede (a differenza del comparto teatrale e della danza). SONART si sente in dovere di riflettere la realtà, per cui si rivolge principalmente alle musiciste e ai musicisti che esercitano un’attività indipendente. Naturalmente SONART è favorevole alla costituzione di persone giuridiche, se per i soggetti interessati rappresenta la scelta più sensata.

Cosa succede se non mi sono iscritta/o come indipendente? Le raccomandazioni sugli onorari di SONART mi possono comunque essere utili?

Sì, perché consentono di effettuare confronti tra lo status di dipendente e l’attività indipendente. Va precisato che negli importi indicati nelle raccomandazioni sugli onorari di SONART sono incluse le prestazioni sociali e la previdenza per la vecchiaia, che vanno pertanto scorporate se si fa un confronto con il reddito netto da attività dipendente.

Cosa consiglia SONART per il rimborso di spese e tempi di trasferta?

In linea di principio le spese, ad esempio di trasferta, vitto e alloggio, devono essere corrisposte – come nella maggior parte delle altre categorie professionali. Vanno negoziate e rimborsate separatamente.

Perché il forfait orario è più alto di quello giornaliero o settimanale?

Chi lavora con salario orario ha spesso orari di lavoro irregolari e deve farsi carico personalmente di prestazioni sociali quali ferie o indennità giornaliera di malattia. Con un forfait orario più alto si compensa l’incertezza finanziaria e la flessibilità degli orari di lavoro.